A Pietramelara sarete accolti in un borgo tra i più caratteristici della regione. Di origine medievale, esso risale all’VIII secolo, al tempo dei principi Longobardi Landolfo e Adenolfo.

Costituito da strade, vicoli e scalini in pietra viva, il borgo è difeso da una cinta muraria rafforzata da ben dodici torri, utilizzate a scopo difensivo nel corso dei secoli. Questo sistema, però, non bastò a proteggere Pietramelara dall’attacco aragonese del 13 marzo 1496. La popolazione subì 15 giorni d’assedio, durante i quali il paese fu messo a ferro e fuoco dall’esercito, che trucidò più della metà della popolazione e distrusse il castello longobardo, trasformato, nel frattempo, dai Monforte in un elegante palazzo. I sopravvissuti vennero venduti come schiavi. I vincitori lasciarono libere soltanto sette famiglie che iniziarono la ricostruzione della città sulle rovine di quella andata distrutta.

A dominare la collina dove sorge il borgo, oggi è ancora visibile un’imponente torre anch’essa di probabile origine longobarda. Dalla terrazza più alta si può osservare il vasto panorama che guarda da Montemaggiore al vulcano di Roccamonfina, sino al massiccio del Matese e il castello di Marzanello Vecchio.

Non lontano dalla torre si trova una piazzetta, “la corte”, da dove si può ammirare il Palazzo di Corte e la loggia del belvedere.

 

Puoi trovare questo contenuto nella Guida Turistica del Medio Volturno, 2016 alle pagine 120 – 121