È possibile raggiungere Marzanello Vecchio partendo dalla Chiesa del Calvario o, in alternativa, dal borgo di Pietravairano.
Lasciando la macchina in prossimità del Convento di Santa Maria della Vigna, si può raggiungere l castello per poi intraprendere il  sentiero battuto che conduce fino alla Chiesa del Calvario.
Il percorso è ben segnalato, semplice e molto panoramico.
Lungo il cammino, si incrociano diversi percorsi che portano verso la parte alta della collina, al Sassone Belvedere e al Sasso più piccolo, poco più avanti.
Questi due speroni rocciosi sporgono verso il borgo come due enormi guardiani; alcuni decenni fa è stato necessario rivestirli completamente con una speciale protezione, perché soggetti al fenomeno di sgretolamento, potevano costituire un serio pericolo per l’incolumità dei residenti a valle.
Proseguendo sul sentiero principale, in pochi minuti si giunge alla Chiesa del Calvario. Il culto della Madonna del Calvario è  attestato qui almeno dal 1527.
Da allora,numerosi fedeli seguono la tradizionale Via Crucis che conduce in questo luogo, dove è conservata anche la statua della “Pietà” che viene condotta in paese la notte del Giovedì Santo, per rientrare il lunedì dopo la settimana in Albis.
A questo punto ha inizio il percorso più lungo, di circa 3,5 chilometri, con tratti esposti ai raggi diretti del sole. Consigliamo, dunque, di organizzare l’eventuale passeggiata nel periodo primaverile o autunnale.
Non è necessario un grande equipaggiamento, se non una scorta d’acqua, qualche snack e comode scarpe da trekking.
Anche qui si incrociano diversi sentieri che portano verso la sommità della collina, ma con una pendenza maggiore.
Perciò è meglio tenersi sempre sul percorso principale. Diversi tornanti portano pian piano a quote leggermente più elevate.
Raggiunto il “Valico del Varo” si lascia il percorso carrabile e si prende, a sinistra, un piccolo sentiero che entra nella pineta.
In brevi tratti la fresca ombra fa ottima compagnia fino a quando, fiancheggiando Monte Forte e tornati alla luce del sole, si scorge la meta: il borgo di Marzanello Vecchio.
Il borgo si raccoglie intorno a una collina e affaccia su un’ampia pianura delimitata da un lato dalle montagne di Roccamonfina, dall’altro dai monti Trebulani.
Nacque intorno al IX secolo, nel pieno periodo di incastellamento, quando le popolazioni, minacciate dai popoli germanici e dai saraceni, si rifugiavano in siti strategici per proteggersi.
L’ultimo abitante di Marzanello Vecchio fu un tale Michele, che visse come un eremita tra questi ruderi fino agli anni ‘30 del secolo scorso.
Da allora nessuno più ha abitato questo luogo, che recentemente ha visto un intervento pubblico di restauro che ha riguardato, in particolare, la maestosa chiesa di San Nicola situata sulla cima della collina. Il fascino di queste rovine crea sempre forti suggestioni.
Mentre si osservano i resti delle case, delle porte e delle mura, capita di immaginare gli abitanti del posto impegnati nelle loro quotidiane attività, in una lontana giornata del medioevo.
Il magnifico panorama circostante incornicia perfettamente l’antica bellezza di questo borgo.

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