Il fiume Volturno… un viaggio tra natura e storia!

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Il Volturno è il fiume più importante dell’Italia Meridionale, per lunghezza e per portata d’acqua.
175 chilometri separano la sorgente di Rocchetta a Volturno dalla foce di Castel Volturno, il punto in cui il fiume si riversa nel Mar Tirreno.

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Storie di uomini, sorgente di vita, ricordi e racconti di anziani, di battaglie passate e moderne: quanti tesori custodisce questo prezioso corso d’acqua!
Il Volturno, il fiume del dio che presiede tutto ciò che scorre, «Volturnus»: la divinità “dal ceruleo ciglio”, in ricordo del colore azzurro delle sue acque.
Le sue rive hanno favorito l’insediamento di numerosi popoli, a partire dall’antichità. Le sue acque hanno promosso lo sviluppo di una grande biodiversità, acquatica e terrestre, vegetale e animale. Sulle sue sponde si è combattuta una delle battaglie decisive per l’Unità d’Italia: proprio nel Medio Volturno, le truppe borboniche si scontrarono con quelle garibaldine e sabaude, che ne uscirono vittoriose!

Col suo lungo corso, il Volturno non divide, ma unisce ben 4 regioni e 7 province (comprendendo anche enti di bacino e amministrativi).
Acque preziose, eppure maltrattate e dimenticate. In alcuni tratti, gli scorci incantevoli e i colori della vegetazione dipingono un quadro che ricorda il suo aspetto originario. Un tempo era navigabile e molto animato.

Ancora oggi qualcuno ricorda e racconta di quando si scendeva giù al fiume per dissetarsi, per fare il bucato, fare tuffi, per aspettare l’alba pescando.
L’affetto e le vecchie tradizioni sono duri da abbandonare, e c’è chi usa, di tanto in tanto, attraversare il fiume con il lontro, una tipica imbarcazione dalla prua rialzata, rettangolare e piatta, perfetta per solcare queste acque torrentizie e a tratti impetuose

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Il Volturno si rivela e racconta se stesso, attraverso i suoi paesaggi e i suoi panorami.
Si parte da Colli a Volturno, la “piccola Parigi”, dove è stato realizzato ed attrezzato Il Parco Fluviale del Volturno, per raggiungere un luogo di particolare interesse naturalistico, una coltre boschiva che si estende tra le Mainarde e il Matese, tra Campania e Molise: il bosco delle Mortine, donato dall’ENEL al WWF, che l’ha trasformato in Oasi. L’area è abitata principalmente da anatre, nibbi, aironi e poiane, che è possibile ammirare lungo i percorsi di visita o nei favorevoli punti di osservazione.

Il lungo percorso del Volturno prosegue e ci conduce nel territorio caiatino, teatro delle vicende belliche che segnarono le sorti dell’Italia risorgimentale.
Nella terra del Pallagrello e dell’Oliva Caiazzana, il Volturno si congiunge al fiume Calore Irpino per poi scorrere sinuosamente attraverso l’Oasi delle Salicelle fino a raggiungere Capua, avvolgendola in un’ampia ansa come per proteggerla.
Anticamente si risaliva il fiume dalla foce per raggiungere Casilinum, la moderna Capua, dove gli etruschi crearono un porto franco, per l’accumulo di merci che distribuivano nell’entroterra.

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La leggenda narra che la divinità degli antichi italici, Volturnus, viva ancora in queste acque. Un’effige del dio, posta su una chiave di volta che decorava l’anfiteatro dell’antica Capua, è conservata oggi nei cortili del Museo Provinciale Campano.
Queste aree umide sono un habitat ideale per specie vegetali e animali di particolare pregio, inclusi nella lista dei “protetti speciali”, come l’airone, la cicogna e il cavaliere d’Italia.

Cavaliere d’Italia

Sul litorale Domizio, al termine del suo viaggio, il Volturno incontra un’altra area protetta: la Riserva Naturale Foce del Volturno – Costa di Licola, una zona scampata all’urbanizzazione della fascia costiera, che comprende anche l’ampio bacino del Lago Patria ed una suggestiva pineta. Gli specchi d’acqua salmastra sono un importante punto di sosta, di svernamento e di nidificazione dell’avifauna. E’ rilevante la presenza della testuggine comune.
Nonostante gli interventi dell’uomo, il fiume Volturno preserva ancora aree di pregevole valore e regala percorsi interessanti dal punto di vista naturalistico, adatti a piacevoli e rilassanti escursioni.

 

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